NACHRICHTEN AUS DEUTSCHLAND – NOTIZIE DALLA GERMANIA

Poco più di un anno fa, il 29 agosto 2020, sono partita per la Germania per frequentare un semestre in una scuola tedesca ad Aachen, vivendo così un’esperienza che mi avrebbe stravolto la vita. Mi sono iscritta al bando l’anno precedente, per avere l’opportunità di vincere una borsa di studio. Superate le selezioni ho ricevuto poi la conferma della mia partenza. 

Giunta in aeroporto a Francoforte, dove mi attendeva la mia famiglia ospitante, ho subito notato che lo stereotipo che considera i tedeschi “persone fredde e distaccate”, con cui ammetto di essere partita, in realtà non è veritiero. Sono stata accolta calorosamente e mi hanno fatto sentire subito a casa. La mia famiglia era composta da mamma, papà e una figlia della mia età. 

Durante il tragitto verso casa iniziai a riscontrare la prima difficoltà: la lingua. Nonostante studiassi tedesco da tre anni, considerando anche il quadrimestre in DAD, ho constatato che le mie conoscenze della lingua erano abbastanza scarse ed elementari. Quest’esperienza mi ha sicuramente aiutato a consolidare le mie competenze linguistiche. Migliorare nella lingua era inevitabile: in qualsiasi contesto, da quello scolastico a quello sociale, mi mettevo alla prova, utilizzando le mie conoscenze della lingua per comunicare. Da questo punto di vista apprezzai molto lo sforzo della mia famiglia ospitante, che si rivolgeva a me sempre in tedesco, in modo tale che potessi abituarmi in poco tempo.

Durante il tragitto verso casa iniziai a riscontrare la prima difficoltà: la lingua. Nonostante studiassi tedesco da tre anni, considerando anche il quadrimestre in DAD, ho constatato che le mie conoscenze della lingua erano abbastanza scarse ed elementari. Quest’esperienza mi ha sicuramente aiutato a consolidare le mie competenze linguistiche. Migliorare nella lingua era inevitabile: in qualsiasi contesto, da quello scolastico a quello sociale, mi mettevo alla prova, utilizzando le mie conoscenze della lingua per comunicare. Da questo punto di vista apprezzai molto lo sforzo della mia famiglia ospitante, che si rivolgeva a me sempre in tedesco, in modo tale che potessi abituarmi in poco tempo.

La differenza principale che percepii rispetto alla mia routine italiana era sicuramente quella riguardante la scuola. Il sistema scolastico si distingue da quello in Italia sotto molteplici aspetti. In primo luogo, ogni studente che frequenta il Gymnasium, ovvero il liceo italiano, ha la possibilità di scegliere le materie di studio. Io ho avuto la possibilità di continuare a frequentare quasi tutte le materie studiate in Italia. Gli studenti, ad esempio, cambiano classe ogni cambio d’ora, sistema che mi ha permesso di conoscere più compagni. I professori sono molto disponibili e in generale la “Lernatmosphäre” che si forma in classe è molto pacifica e coinvolgente. I ragazzi esprimono liberamente le proprie opinioni e idee, senza il timore di sentirsi giudicati. A livello di compiti, dato che la giornata scolastica termina verso le 15, il carico è meno consistente rispetto a quello italiano. Infine, per quanto riguarda le verifiche, vengono svolte solo due prove scritte a semestre per materia e non ci sono interrogazioni orali. 

Una questione che mi preoccupava particolarmente prima della mia partenza era sicuramente l’integrazione tra i coetanei e nella famiglia ospitante. Devo ammettere che non è stato semplice inizialmente ambientarsi tra i nuovi compagni, in particolare modo per la lingua. Ciononostante, dopo una fase iniziale timore è diminuito, grazie anche ai mei compagni che mi hanno subito accolta e aiutata in casi di difficoltà. Ho creato molti legami con loro e mantenuto anche dopo il mio ritorno in Italia, tanto che quest’estate sono tornata ad Aachen per rivedere i miei amici e la mia famiglia ospitante. Anche la mia famiglia è stata molto accogliente, calorosa e gentile. Abbiamo svolto molte attività insieme, tra cui lunghe passeggiate nei boschi, visite alle città vicine e tentativi in cucina per preparare torte e pasticcini.

Dato che la madre ospitante era di origine portoghese, durante le Herbstferien, ovvero le due settimane di vacanza ad ottobre, ho avuto l’opportunità di andare a visitare la sua famiglia in una cittadina in Portogallo ed avvicinarmi ad un’ulteriore cultura. Anche con loro ho mantenuto il meraviglioso rapporto che ho instaurato durante il mio semestre.

Posso affermare che mi ritengo molto fortunata ad aver avuto la possibilità di vivere tale esperienza. Ho notato una profonda crescita personale, in quanto, nonostante le prime difficoltà, ho dovuto imparare ad affrontare i problemi e le varie situazioni di difficoltà in modo indipendente, aumentando così la mia autonomia e la mia autostima. Inoltre, per integrami tra i miei coetanei, ho abbattuto la mia timidezza, cercando di comunicare il più possibile, senza avere il timore di commettere errori linguistici. Per concludere, è stata una meravigliosa opportunità per conoscere una nuova cultura e, di conseguenza, modi di vivere e abitudini di un altro popolo, dove sicuramente mi piacerebbe in un futuro tornare. 

Giada Donati, 5c linguistico Melzo

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