I BERSAGLI PREFERITI DEL COVID: SCOPRIAMO QUANTO SIAMO DISPOSTI A CONTRARRE IL VIRUS

Oggi l’argomento del Covid è probabilmente il più trattato dalla popolazione italiana, a partire da noi ragazzi, fino ai soggetti più anziani. Ma tutti, sin dal primo lockdown, hanno cercato di capire i motivi per cui determinate persone tendono a contagiarsi più facilmente di altre, o mostrano  sintomi più o meno gravi. 

Attualmente non si hanno risposte certe in merito, gli scienziati stanno ancora confrontando i dati raccolti e prendendo in considerazioni diversi fattori. Scopriamoli!

Il primo è l’età. La categoria più a rischio è quella delle persone con anni pari o superiori ai 70.  Con l’invecchiamento peggiorano infatti le capacità del sistema immunitario ed  è anche più probabile che una persona anziana soffra di malattie croniche, che ne compromettono lo stato di salute, rendendola più vulnerabile all’infezione.

Il secondo è il sesso. I soggetti maggiormente esposti al contagio sono gli uomini. Probabilmente gli estrogeni della donna hanno un ruolo protettivo, in quanto aumenterebbero l’espressione del recettore Ace 2, che se da una parte viene usato dal virus per entrare nelle cellule, dall’altra costituisce uno scudo protettivo per i polmoni e contro le malattie cardiovascolari. 

Il terzo dipende dalla genetica. Uno studio condotto su quasi 2000 pazienti in Italia e in Spagna ha identificato un gruppo di varianti sul cromosoma 3, associate a sintomi gravi e difficoltà respiratorie nei pazienti affetti da Covid-19. Alcuni dei geni identificati sono strettamente legati alla produzione delle citochine, molecole coinvolte nell’azione del sistema immunitario, e un altro codifica una proteina che interagisce con la produzione del recettore Ace 2.

I ricercatori hanno inoltre scoperto che alcuni geni del cromosoma 9, implicati nella determinazione del gruppo sanguigno, potrebbero modificare il rischio di sviluppare sintomi gravi. Infatti le persone con gruppo sanguigno A sarebbero più soggette degli altri ad ammalarsi.

Il terzo dipende dalla genetica. Uno studio condotto su quasi 2000 pazienti in Italia e in Spagna ha identificato un gruppo di varianti sul cromosoma 3, associate a sintomi gravi e difficoltà respiratorie nei pazienti affetti da Covid-19. Alcuni dei geni identificati sono strettamente legati alla produzione delle citochine, molecole coinvolte nell’azione del sistema immunitario, e un altro codifica una proteina che interagisce con la produzione del recettore Ace 2.

I ricercatori hanno inoltre scoperto che alcuni geni del cromosoma 9, implicati nella determinazione del gruppo sanguigno, potrebbero modificare il rischio di sviluppare sintomi gravi. Infatti le persone con gruppo sanguigno A sarebbero più soggette degli altri ad ammalarsi.

Il quarto fattore è rappresentato dalle malattie croniche. Esse rendono più gravi i sintomi da infezione di Sars-Cov-2. Un sondaggio relativo a 5.700 pazienti ospedalizzati per Covid-19 a New York, ha mostrato che il 94% di loro possedeva almeno una malattia cronica, e l’88% ne aveva più di una. Altre ricerche hanno evidenziato come le malattie croniche più comuni nei pazienti ospedalizzati per questo virus, siano quelle cardiovascolari, quelle polmonari e il diabete. 

Queste patologie  sono infatti spesso associate a infiammazioni croniche, che compromettono la funzione del sistema immunitario, debilitano l’organismo e lo rendono più fragile ed esposto a infezioni.

Infine negli Stati Uniti il 33 % dei casi di Covid-19 è stato registrato in persone di etnia latinoamericana e il 22 % in persone nere e anche  la mortalità tra i neri è in media maggiore rispetto a quella dei bianchi. 

La biologia in questo caso però non c’entra nulla, si tratta piuttosto di fattori sociali ed economici: le minoranze  etniche e i gruppi sociali più svantaggiati hanno in media meno accesso a cure sanitarie di qualità e conducono uno stile di vita meno salutare, questo le rende  meno protette degli altri nei confronti di una minaccia così pericolosa e spietata come quella del Covid-19. 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

https://www.wired.it/scienza/medicina/2020/08/28/perche-covid-19-colpisce-modo-diverso/

http://www.analisicmt.it/articoli/covid-19-perche-il-virus-colpisce-in-modo-disomogeneo/

Federica Boccaletti, Francesca Donati 4B Linguistico

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