I DINOSAURI SONO TRA NOI
Cosa hanno in comune un passerotto e un T-Rex?
Oggi si conoscono circa 10.000 specie di uccelli in tutto il mondo: possono essere piccoli come un colibrì o grandi come uno struzzo, possono volare liberi nel cielo come un’aquila o nuotare come un pinguino, ma tutti gli scienziati ormai concordano su un fatto, cioè che discendano da un gruppo di dinosauri bipedi e carnivori, i teropodi, vissuti circa 231 milioni di anni fa.
Circa 66 milioni di anni fa, un asteroide precipitato sulla Terra, nella penisola dello Yucatan, in Messico, ha causato una serie di stravolgimenti che in brevissimo tempo hanno portato all’estinzione di numerosissime specie tra cui tutti i grandi rettili marini, tutti gli pterosauri e la quasi totalità dei dinosauri. Gli uccelli appartengono all’unico ramo di dinosauri sopravvissuto a questa estinzione di massa. Perché solo alcuni riuscirono a sopravvivere è un mistero su cui i paleontologi si stanno ancora interrogando; una spiegazione risiede nelle dimensioni piuttosto minute e un tempo di riproduzione molto veloce, che hanno consentito a una parte degli uccelli di sopravvivere.
A differenza degli uccelli moderni, caratterizzati da code e corpi piumati, ossa delle spalle non utilizzate, becchi senza denti e arti anteriori più lunghi dei loro arti posteriori, i loro antenati avevano solo alcune di queste strutture, ma avevano anche molte caratteristiche in comune con i teropodi non aviari, come le lunghe code e gli artigli da rettile sulle mani.
Il primo uccello di cui si ha conoscenza fu l’Archaeopteryx, che visse circa 150 milioni di anni fa, pesava circa 1 kg, misurava circa 50 cm di lunghezza e sfoggiava piumaggio su coda e corpo.
La forma dei suoi arti anteriori e delle piume suggerisce che fosse in grado di volare, ma a differenza degli uccelli di oggi, manteneva ancora dita simili ad artigli sulla punta delle ali.
Il volo, la caratteristica distintiva degli uccelli, non era proprio di tutti i teropodi, ma solo dei Troodontidae, dai quali si pensa derivi la discendenza dei moderni uccelli. La capacità di volare richiede grandi arti anteriori provvisti di muscoli potenti e coperti con piume di forma asimmetrica, quindi le piccole ossa nelle mani degli uccelli si ridussero e si fusero per creare questa struttura irrigidita che sostiene le piume dell’ala. Dopo l’estinzione dei dinosauri non aviari alla fine del periodo Cretaceo, gli uccelli hanno continuato ad evolversi e diversificarsi, sviluppando caratteristiche sempre più specializzate legate al volo, come una struttura allungata negli steli e potenti muscoli pettorali.
Come mai alcuni dinosauri sono diventati uccelli?
Da studi statistici e dall’analisi di un’enorme massa di dati, è emerso che è emerso che ciò che ha portato i dinosauri ad evolversi negli uccelli è stato il fatto che i primi sono diventati costantemente più piccoli, fino a diventare veloci e alati. La diminuzione delle dimensioni è stata un fenomeno continuo e relativamente veloce. I dinosauri antenati degli uccelli, i cosiddetti tetanuri, pesavano circa 160 chili e alla fine del percorso evolutivo l’Archaeopteryx pesava solo 0,8 chilogrammi; da allora gli uccelli hanno cambiato relativamente poco le loro dimensioni. Inoltre i dinosauri/uccelli rimpicciolendo hanno acquisito caratteri specifici quali
- muso più corto,
- cervello e occhi più grandi,
- denti più piccoli,
- un corpo più agile e veloce
- una coda più rigida e corta
A queste modifiche contribuirono quasi sicuramente anche i cambiamenti ambientali: da animali di prateria, gli uccelli divennero più una specie da sottobosco, cominciarono a salire sugli alberi per sfuggire ai predatori e trovare un’altra fonte di cibo. Dagli alberi, molto probabilmente, spiccarono il primo vero volo, per diventare infine padroni dell’aria.
Luca Barbieri, Jacopo Bertino, Andrea Pennati classe 3C
Bibliografia:
https://www.kodami.it/perche-gli-uccelli-sono-gli-unici-dinosauri-che-non-si-sono-estinti/