Quanto tempo, con l’uso dei social, togliamo alla vera socializzazione

Siamo l’esercito del selfie, di chi si abbronza con l’iPhone/
Ma non abbiamo più contatti, soltanto like a un altro post.

Cantavano così Arisa e Lorenzo Fragola nella canzone L’esercito del selfie di Takagi & Ketra, uscita ormai 6 anni fa. Incredibilmente, questo vecchio tormentone estivo rimbomba ancora dentro le nostre orecchie quando lo riascoltiamo per un’altra volta, che sia per qualche proposta suggerita da Spotify nelle nostre playlist, o semplicemente grazie ai ritornelli che ci fanno ricordare quell’estate del passato.
E anche se è trascorso tutto questo tempo, il significato della canzone si aggrega a quelle altre argomentazioni che costruiscono pezzo per pezzo le fondamenta dei tre protagonisti in questo articolo: il cellulare, i social e la socializzazione.
Dei primi due abbiamo molta familiarità perché diventano i nostri unici compagni più vicini a noi, i nostri «amici», che sono lì per tutto ed ovunque. E riguardo a questo, accade che la maggior parte di noi non ce ne accorgiamo, ma solo dopo che qualcuno, come i nostri genitori, ci pongono la tipica domanda: «Ma tu rimani incollato a quello schermo ogni giorno?»
Certo ad un primo momento ci verrebbe da dire «Che c’è di male?» e solo dopo qualche riflessione ci rendiamo conto a cosa stiamo andando veramente incontro.
Purtroppo ci rendiamo conto che per un gran numero di persone, a causa dei social, il tempo che spetta alla vera socializzazione non virtuale diminuisce mano a mano, e questo può derivare da una serie di motivi, a partire da una completa dipendenza da Internet ad una voluta e spontanea
autoesclusione da un gruppo di persone.
Possiamo collegare quell’idiosincrasia dei nostri genitori per il telefono con un neologismo, tanto da arrivare a parlare di screentime giornaliero, cioè il tempo passato davanti ad uno schermo di un cellulare, di solito espresso in ore e in minuti.


La stima generale dello screentime, secondo alcuni dati, per i giovani dai 13 ai 18 anni è di 8 ore e 22 minuti, nello specifico per la parte dei ragazzi ha un valore che è compreso tra le 8 e le 9 ore giornaliere, per la parte delle ragazze un valore che non supera le 8 ore.


Ma bisogna anche contare i più “piccoli”, che non sono di meno a possedere un cellulare: i ragazzini di un’età compresa tra gli 8 e i 12 anni con uno screentime di circa 6-7 ore, per le femmine un valore compreso tra le 5 e le 6 ore.


Il grafico sotto mostra per quante ore si utilizza il telefono per fasce d’età.

Abbiamo definito le ore e i minuti dello screentime per fasce di età, ma allora quali tipi di social vedono le persone sul proprio telefono? A rispondere a questa domanda arriva in nostro aiuto il grafico che riporta dati del 2021 che mostra la percentuale per cui si utilizza un determinato social network:

I social più utilizzati sono

  • TikTok (66% e 70%),
  • Instagram (62% e 78%)
  • Youtube (86% e 80%).

A seguire ci sono le app come Snapchat che mantengono la stessa percentuale di poco (66% e 70%), ma c’è un’evidente differenza in app come Pinterest dove a prevalere è l’uso da parte delle femmine. Infine gli altri social con valori più bassi rispetto ai primi tre, come Reddit.

Ma a questo punto parliamo di socializzazione: purtroppo nella società odierna alcuni giovani sono già abituati ad un metodo di socializzazione prevalente per il mondo reale, il metodo tradizionale con incontri, baci, abbracci, strette di mano e poi qualche uscita nel luogo. Altri giovani invece preferiscono saltare quell’ostacolo chiamato realtà e passare per la strada virtuale della socializzazione, mediante l’aiuto del cellulare e dei social. Questo o per abitudine o per semplici
facilitazioni. È chiaro che non siamo tutti uguali però la cosa importante è quella di non legarsi troppo alla virtualità, tanto da ritrovarsi a dire all’altro frasi come “Mi manchi, mi manchi in carne d’ossa” che sono state dette dai due cantanti dell’ex tormentone. Quali sono le migliori manovre da applicare a questo eventuale problema? Di sicuro iniziare ad imporsi dei limiti e degli obiettivi che mirino soprattutto a non utilizzare eccessivamente il cellulare. Attenzione: non utilizzare eccessivamente e non eliminare il telefono del tutto dalla proprio vita. Ma in realtà anche riempirsi con una grande mole di disciplina che ci icordi a non sbandare fuori strada prima di tagliare il traguardo tanto desiderato.

Valentino

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