Passo dopo passo verso la scuola che vorrei

La scuola è sempre la stessa: noi studenti dalla parte dei banchi e i professori dalla parte della cattedra.

Ma attualmente la scuola è solo questo? Certo che no. Negli ultimi anni la scuola sta cambiando: nuove materie (Educazione Civica, per esempio), nuove attività (l’alternativa scuola-lavoro), nuovi progetti.

Dando però uno sguardo alle scuole estere, per certi versi più innovative (grazie alle nostre esperienze di stage, scambi culturali e anni di scuola all’estero), ci siamo accorti che il sistema scolastico italiano conserva ancora un metodo di gestire la didattica simile a 40 anni fa. Per questo motivo abbiamo attivato una nuova rubrica: LA SCUOLA CHE VORREI.

In questo spazio vorremmo dare voce agli studenti chiedendo loro: COSA VORRESTI CHE CI FOSSE NELLA SCUOLA, oppure COSA VORRESTI MIGLIORARE DELLA TUA SCUOLA.

Qui sono riportate alcune risposte:

  • “Vorrei una scuola colorata che metta di buon umore chi la frequenta, con pareti di colori accesi. Sarebbe bello anche mettere a disposizione un’aula di creatività, dove gli studenti possano creare o ideare qualcosa di buono per l’istituto”.

  • “Rinnovare i bagni, per rendere un ambiente più confortevole”.
  • “Vorrei una scuola dove gli ambienti di apprendimento possano essere più aperti alle attività educative e sociali”.
  • “Vorrei una scuola più distaccata, che liberi gli studenti da vincoli personali con i docenti. Propongo un modello in cui i docenti si limitino a valutare e insegnare, senza preferenze o antipatie”.
  • “Vorrei una scuola in cui le prove fossero scadenziate, le interrogazioni programmate e le verifiche stabilite di comune accordo. In questo modo avremmo possibilità di organizzare bene i nostri impegni”.

  • “Vorrei insegnanti più giovani che possano capirci meglio, stare al passo con i tempi e evitare che insistano sul vecchio stampo”.

  • “Vorrei una scuola senza ostacoli, nella quale si possano insegnare o fare diverse lezioni sia di educazione sessuale che su altri vari aspetti come la comunità LGBTQIA+ ecc., una scuola senza tabù”.
  • “Vorrei una scuola dove ci possano insegnare diritto ed economia per aiutarci ad affrontare al meglio il futuro e ad essere responsabili cittadini del domani”.

Insomma, vorremmo una scuola più moderna, perché solo in questo caso potremmo apprezzarla veramente. Le frasi del tipo “a causa dello studio ho abbandonato la mia passione”, piuttosto che “mi viene mal di pancia al pensiero di entrare in quella scuola antica”, non le vorremmo più sentire.

Ci auguriamo che questa nuova rubrica possa dar voce a noi studenti e che sia uno strumento per comunicare con gli adulti. Ci piacerebbe che i nostri docenti prendano in considerazione le proposte di noi ragazzi, che in fondo siamo il maggior numero di utenti della scuola.

Chissà se, quando arriveranno i fondi dell’Unione Europea del PNRR per il progetto della scuola 4.0, gli studenti coglieranno l’occasione per rinnovare la struttura e la didattica scolastica, e migliorare così la vita di noi studenti.

Passo dopo passo, ci incamminiamo verso un progresso che ci porterà a rendere la scuola un posto migliore.

Carmine, Marcello, Giada

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *