Ritorna il progetto Homo Sapiens… e alla grande!

Giovedì 10 novembre 350 ragazzi delle scuole superiori della Martesana hanno partecipato alla corsa campestre organizzata dal Liceo G. Bruno di Melzo, scuola capofila del progetto Homo Sapiens che coinvolge 10 scuole del territorio della Martesana.

Il progetto risale ai primi anni del 2000, quando alcuni docenti di Scienze Motorie e Sportive diedero vita a questa iniziativa per diffondere i valori positivi dello sport. Oggi, dopo tre anni di sospensione a causa dell’emergenza sanitaria, riprendono le manifestazioni sportive, ridando vitalità alle scuole ed entusiasmo agli studenti.

“Sono molto emozionata nel rivedere i ragazzi gareggiare a questa manifestazione dopo tre anni di pausa”, afferma la docente coordinatrice del progetto.

Il progetto Homo Sapiens ci ha ricordato come lo sport sia una grande veicolo di valori: la tenacia, la perseveranza e un costante allenamento ci permettono di superare i nostri limiti e ostacoli all’apparenza insormontabili, una lezione che ci torna utile non solo in una gara di mezzofondo, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Altro obiettivo che si è proposto il progetto è stato quello di coinvolgere il maggior numero di studenti, anche quelli meno dotati: risale a quest’anno, infatti, l’introduzione della cosiddetta “categoria speciale”, che ha permesso agli studenti con alcune disabilità di mettersi in gioco e dimostrare a pieno il loro valore.

In particolare nel corso di quest’edizione, ciascuna gara è stata condotta alla totale insegna della lealtà e del rispetto delle regole: in particolare, ricorderemo questa edizione per il bel gesto di un’atleta della categoria juniores, fermatasi a soccorrere, nel corso della sua gara, un’avversaria in difficoltà.

“La corsa e le competizioni campestri sono una passione che coltivo dai tempi delle medie: il mezzofondo mi ha sempre divertito, ma soprattutto è stato commovente potersi ritrovare dopo 3 anni, segno che tutto sta tornando alla normalità. Ma la cosa che mi ha fatto più piacere è stato ritrovare vecchi amici delle altre scuole. Porterò questo ricordo con me”.

La grande adesione al progetto Homo Sapiens è infine di grande rilevanza perché dimostra l’importanza che lo sport riveste nell’attività scolastica: l’attività fisica, infatti, non viene ovunque vissuta solo come momento di svago e di riposo dopo faticose ore di lezione, ma può trasformare una giornata all’apparenza triste e piovosa in una ricca di emozioni e colpi di scena. E i 350 ragazzi che giovedì si sono sfidati nel terreno circostante il Giordano Bruno lo hanno dimostrato.

Eros

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