15 MARZO: GIORNATA NAZIONALE CONTRO I DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare)

Il 15 marzo si celebra la Giornata del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi dell’alimentazione e della nutrizione.

Questi disturbi di origine psicologica consistono in disfunzioni del comportamento alimentare che portano ad un danneggiamento della salute fisica.

Numerose statistiche ci rivelano che a seguito del lockdown ci sia stato un boom di casi.

Quali sono però i segni e le caratteristiche dei diversi disturbi che ci potrebbero permettere di comprendere e aiutare sia noi stessi e sia coloro che ci circondano? Generalmente, tra i diversi disturbi esistenti, i più discussi sono l’anoressia, la bulimia, il binge-eating disorder (BED) e l’obesità. Ciò è dato probabilmente dagli effetti concreti ed evidenti che hanno questi particolari disturbi sul nostro corpo, diversamente da altri che invece, essendo su un piano psicologico, sono più facili da nascondere.

Anoressia
La caratteristica di questo disturbo è il rifiuto del cibo a causa del terrore di ingrassare e alla necessità di controllare la propria alimentazione ricercando la magrezza attraverso diete ferree, digiuni e/o attività fisica eccessiva o attraverso l’alternarsi di abbuffate e condotte di eliminazione.

L’anoressia può portare perfino alla malnutrizione con effetti negativi per il corpo della persona: amenorrea (assenza di mestruazioni), stipsi (stitichezza), dolori addominali, intolleranza al freddo, mancanza di energia, marcata ipotensione, letargia o eccesso di energia, ipotermia, secchezza della cute, languo (peluria fine e corta) sul petto, bradicardia (battiti cardiaci lenti e irregolari).

Bulimia nervosa
La bulimia nervosa è caratterizzata da vari fattori, tra cui abbuffate che si verificano almeno una volta alla settimana per tre mesi, accompagnate dalla sensazione di perdere il controllo sull’atto del mangiare e seguite da condotte per evitare l’aumento del peso (come il vomito autoindotto). L’utilizzo frequente a condotte di eliminazione può portare ad alterazioni dell’equilibrio corporeo: ipopotassiemia (diminuzione del livello di potassio nel sangue), iponatriemia (abbassamento dei livelli di sodio nel sangue), ipocloremia (diminuzione del livello di cloro nel sangue), alcalosi metabolica (aumento del pH dei tessuti corporei come sangue e urina).

Binge-eating disorder (BED)
I criteri diagnostici per il BED son frequenti abbuffate, che avvengono due volte alla settimana per almeno sei mesi, in cui la persona mangia grandi quantità di cibo più rapidamente del normale, anche in assenza di fame e appetito e fino a sentirsi spiacevolmente pieni, senza il servirsi di metodi di compenso. Al contrario di ciò che avviene nella bulimia nervosa, l’abbuffata potrebbe essere usata come un modo per fuggire o per bloccare pensieri e/o emozioni.

Questo disturbo, oltre ad avere conseguenze dal punto di vista psicologico, porta problematiche fisiche legate ai muscoli dello scheletro, diabete, ipertensione, problemi ormonali, disfunzioni sessuali e problemi cardio-respiratori.

Obesità
L’obesità è definita come l’eccessivo accumulo di grasso nel corpo in relazione con la massa magra. Esistono vari modi per calcolarlo, ma il più rappresentativo è il BMI (body mass index) che si calcola: BMI = peso (in kg) / h^2 (in m)

Per gli adulti:
– 16.5: sottopeso severo
– 16.5-18.4: sottopeso
– 18.5-24.9: normopeso
– 25-30: sovrappeso
– 30.1-34.9: obesità di primo grado
– 35-40: obesità di secondo grado
– 40: obesità di terzo grado

L’obesità aumenta la possibilità di sviluppare precocemente diabete di tipo 2, ipercolesterolemia (alti livelli di colesterolo) o problematiche cardiovascolari, come ipertensioni, malattie coronariche (restringimento di arterie coronariche causa del grasso), e tendenze all’infarto.

Quali sono però le cause che portano a manifestare un disturbo alimentare? E soprattutto perché le percentuali maggiori si rivelano nella fascia adolescenziale?

Innanzitutto si potrebbe attribuire una prima colpa alla storia familiare e infanzia di una determinata persona. Il disturbo alimentare diventerebbe in quel caso una forma di autolesionismo causato da altri fattori determinanti, e non solo l’aspetto fisico.

Tra gli adolescenti possiamo poi riconoscere che anche i mass-media hanno un impatto non indifferente. Essi ci propongono infatti un modello ideale di felicità strettamente legato alla magrezza, che punta quindi alla “perfezione” mentale e fisica. Il raggiungimento di questo obiettivo, è però spesso rappresentato in un modo negativo con metodi evidentemente poco salutari.

Una soluzione sarebbe dunque del semplice amore per se stessi, che ci permette di renderci conto del male che ci stiamo facendo. Molto spesso però ciò potrebbe non bastare, e in quel caso l’intervento di amici, o anche un esperto come uno psicologo, potrebbero aiutare a superare questo ostacolo.

Dunque ricordate: se avete bisogno di aiuto, chiedetelo; se c’è bisogno di aiuto, datelo. La battaglia contro i disturbi alimentari non la si deve fare da soli!

Marianna e Omaima

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