È ARRIVATO IL MOMENTO DI FARSI SENTIRE

Solo fino a qualche mese fa gli adulti discutevano, anche animatamente, in merito alla questione del rientro a scuola degli studenti, mentre quest’ultimi spesso non sono stati coinvolti pur essendo tra i principali protagonisti della discussione, forse perché ritenuti incapaci di esprimere i loro problemi e le loro esigenze. Solo gli adulti, allora, sono in grado di rappresentare il mondo degli adolescenti e sapere cosa sia più giusto fare per loro?

Gli studenti sono rientrati a scuola ma molti continuano a manifestare il loro disagio, in silenzio spesso, e con discrezione. Molti di loro hanno cercato il supporto di uno psicologo per affrontare crisi di panico o di ansia sempre più frequenti. Ma questo disagio viene realmente percepito dal mondo adulto che li circonda? 

I giovani vivono la sensazione di aver perso un anno e mezzo della loro adolescenza, pensando alle esperienze mancate e alle occasioni perdute. Ciò che chiedono è solo un po’ di empatia e un dialogo più aperto e costruttivo con il mondo degli adulti che li circonda, con coloro che si preoccupano per e con loro, e con quelli che si occupano della loro educazione e formazione. 

La pandemia ha infatti cambiato molto i rapporti interpersonali, non sempre in meglio, sia tra coetanei che con gli adulti e quelli che ne sono risultati più penalizzati sono proprio gli adolescenti. Nasce da qui l’esigenza di farsi sentire, per uscire al più presto da questa situazione nel rispetto delle regole e delle indicazioni istituzionali, non solo per proteggere noi stessi, ma anche per aiutare gli altri, quelli maggiormente in difficoltà, dato che abbiamo ancora tante cose da fare e da dire: praticare sport, uscire con gli amici, cantare, ballare, e tornare ad abbracciarci.

Proprio per questo sta nascendo nella nostra scuola un movimento di idee, un senso di collettività attraverso la nascita del gruppo LADS. Si tratta di un gruppo di studenti che ha deciso di dare voce a tutti coloro che desiderano esprimersi su tutte le tematiche inerenti la scuola e l’attualità. Attualmente il gruppo si sta incontrando a scuola ogni sabato alla fine delle lezioni, per raccogliere delle opinioni e poterle poi presentare all’interno dei singoli consigli di classe e del consiglio d’istituto.

È vero dunque: tra gli studenti è aumentata la voglia di confrontarsi, di farsi sentire e di condividere opinioni diverse, sempre nel rispetto reciproco. Anche questo è un modo per crescere, per imparare e diventare futuri cittadini.

Una delle riflessioni emerse in questi ultimi giorni tra di noi è la seguente: la scuola è davvero a servizio degli studenti?

Auguriamo ai nostri lettori, che siano studenti, docenti o genitori, di tenere duro, di sopportare ancora un po’ perché prima o poi questa pandemia terminerà, e speriamo che questo periodo di riposo natalizio possa essere occasione per tutti per immaginare che le cose possono migliorare solo se lavoriamo insieme.

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