GIORDANO BRUNO

GIORDANO BRUNO

Liceo scientifico linguistico scienze applicate

Notizie dall’estero!

Due studentesse del Liceo Linguistico, Camilla e Gaia, sono attualmente impegnate in un periodo di studio all’estero, rispettivamente negli Stati Uniti e in Svizzera. Pubblichiamo volentieri le loro prime impressioni di questa grande esperienza.

Camilla:

Ho deciso di partire per gli Stati Uniti perché questo è sempre stato il mio sogno: vivere per un anno come una teenager americana. Ora mi sto creando una nuova vita qui negli States; sono capitata a Tamms, un piccolo paesino nel sud dell’Illinois. È stato un grande cambiamento per me che sono abituata a vivere vicino a Milano. Ora non sono più circondata da smog, palazzi e macchine ma da campi, alberi e campagna. Vivo con una famiglia ospitante volontaria che ha deciso di ospitarmi e che è davvero molto disponibile ad aiutarmi in qualsiasi cosa abbia bisogno. Frequento un liceo della zona: ho potuto scegliere le materie che mi interessavano e che volevo seguire e, siccome sono all’ultimo anno, potrò anche partecipare alla cerimonia di diploma insieme a tutti i ragazzi del mio anno e indossare tocco e toga come nei film; ho un sacco di nuovi amici che sono davvero fantastici e che i primi giorni mi giravano intorno tutto il tempo per conoscermi e parlare con me. Anche se può sembrare diversamente sono sempre più contenta di essere capitata in una piccola comunità: tutti mi conoscono e io conosco tutti, a scuola parlo con tutti e le persone si interessano davvero a me e a quello che sto facendo. Anche se la mia esperienza qui è appena cominciata mi sto accorgendo che mi sta cambiando: mi sento già più indipendente e responsabile per non parlare delle sfide che sto affrontando a livello umano. Lo shock iniziale dei primi giorni è stato forte: ho perfino pensato di tornare a casa dopo tre giorni che ero qui, ma ho ripensato al perché mi trovo qui, a cosa mi aspetto da quest’anno e ai miei obbiettivi e mi sono rimboccata le maniche. Ho imparato a guardare tutto quello che mi succede sotto un’altra luce e mi sono abituata alla zona e ora questo posto sta diventando una seconda casa. Mi trovo benissimo e voglio ottenere il massimo da quest’anno, quindi a chiunque stia pensando di trascorrere un anno all’estero posso solo dire di non aspettare oltre e di partire: non è solo un anno della vostra vita ma una nuova vita in un anno.

 

 

 

 

 

 

Gaia:
Ogni anno, circa un migliaio di studenti italiani tra i 15 e i 18 anni decide di partire, di lasciare la famiglia, la scuola e gli amici per trascorrere diversi mesi all’estero.
Due, tre o dieci mesi: non fa differenza, l’importante è partire. In questo momento sto scrivendo dalla Svizzera, da Canton Soletta, dove mi trovo da circa un mese e mezzo. Per molti la mia scelta è stata strana: tre soli mesi in un paese tanto vicino al nostro. La verità è che, nonostante ci separino solo quattro ore di treno, la vita da questa parte delle Alpi è completamente diversa. Ogni viaggio, anche il più breve e il più vicino, muove qualcosa dentro di noi, impariamo cose su noi stessi, sugli altri e su quello che ci circonda, si impara a non dare nulla per scontato ed apprezzare l’aria che ci circonda, i colori e i profumi di paesi nuovi e meravigliosi. In 40 giorni ancora non mi sono abituata a vivere in campagna, nel kilometro che percorro ogni giorno per raggiungere la fermata del bus ogni giorno apprezzo cose nuove : una nuova sfumatura di azzurro nel cielo, il profumo di un nuovo fiore di campo, un ronzio diverso dal solito nel volare degli insetti.
Fare un viaggio all’estero a 17 anni è importante anche per quanto riguarda la scuola; frequentare una scuola all’estero ti permette di capire esattamente che cosa non va a casa, a migliorare le tue abilità, parlare e conoscere nuove persone. Qui la scuola è incredibilmente diversa, e mi sono innamorata del sistema scolastico svizzero, ma di questo potremo parlare più avanti.
Se qualcuno ha intenzione di trascorrere un periodo all’estero con AFS Intercultura, settembre è il momento perfetto per cominciare a pensarci sul serio e parlarne con i genitori.

N.B. Io sono partita con Intercultura, e quindi purtroppo non posso fornire informazioni sulle altre organizzazioni.

All’inizio della scuola, spesso si riparte senza motivazione, senza voglia di studiare per i successivi 9 mesi, e se la mente vola in un altro paese nel mondo può sorgere l’idea di frequentare un anno intero o una parte di anno scolastico all’estero. Questi sono i passi principali per rendere reale questa possibilità.

  1. Parlare

Parlarne con i genitori è il modo più semplice per ottenere il loro aiuto. Condividere la vostra idea con anticipo serve a facilitarli a darti il loro appoggio e consenso. È molto importante sapere che i genitori siano d’accordo: il loro aiuto faciliterà ogni momento da qui alla partenza. Un buon consiglio, ovviamente, è parlarne anche con amici e insegnanti.

  1. Visitare il sito di Intercultura

Dando un’occhiata al sito di Intercultura Italia si possono ottenere moltissime informazioni riguardo al percorso da intraprendere, aiuto per le famiglia, una guida ai paesi ospitanti e informazioni se si vuole diventare una famiglia ospitante, prima, dopo o durante lo scambio. Tramite il sito ufficiale si può inoltre accedere al fascicolo per partecipare al concorso.

  1. Avere un’idea di dove andare/quanto restare

Esistono diversi programmi a cui si può partecipare : il programma annuale, per cui si parte in estate e si torna a maggio/giugno dell’anno dopo, il semestrale, da luglio/agosto a Gennaio, il Trimestrale (che sto facendo) da fine agosto a inizio dicembre, il bimestrale, che occupa due mesi durante l’estate, e l’estivo, che di solito dura 4 settimane. Sapere in anticipo generalmente l’area e il periodo per cui si vuole partire aiuta ad evitare ripensamenti in futuro. È molto importante non scegliere dei paesi a caso perché, nonostante ogni destinazione doni qualcosa, un paese dove non volevamo realmente andare potrebbe spegnere l’entusiasmo e rendere tutto meno spontaneo.

  1. Ascoltare i returnees

I returnees, nel lessico di AFS, sono gli studenti che da poco sono tornati in Italia, e quindi hanno più esperienza. Loro ti potranno aiutare durante tutto il processo e ti prepareranno a quello che ti aspetta, in particolare dal punto di vista emotivo.

  1. Iscriversi!

Quando si è completamente sicuri perché aspettare ? Le iscrizioni generalmente chiudono a inizio Novembre, ma anche qui è meglio iscriversi con anticipo, per evitare di dover fermare la propria corsa prima del previsto.

A questo punto bisogna solo aspettare di ricevere una risposta, e con quella risposta inizierà il periodo delle selezioni.
Per chi volesse chiedere qualcosa, esperienza, informazioni o insicurezze sono disposta a rispondere ad ogni vostra domanda da qui alla partenza.

Saluti dal pascolo

Gaia

 

 

 

 

 

 

 

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