GIORDANO BRUNO

GIORDANO BRUNO

Liceo scientifico linguistico scienze applicate

Alunna del GB “diplomatica” a New York

Settembre 2022: è durante uno dei miei momenti completamente immersa nei social, che mi compare la scritta “WSC, L’Ambasciatore del Futuro”.

Inizia così la mia ricerca…
NHSMUN (National School Model United Nations) è una simulazione diplomatica che ha luogo ogni anno a New York, permettendo a studenti provenienti da ogni parte del mondo di mettersi nei panni dei delegati delle Nazioni Unite.
Questo programma formativo consente agli studenti di approfondire i temi più importanti dell’agenda politica internazionale, di immedesimarsi nel ruolo di ambasciatori ONU e imparare a destreggiarsi nella diplomazia.
L’impegno di ogni partecipante inizia prima della partenza; ogni iscritto al programma, chiamato “Delegate”, è tenuto a frequentare un corso di preparazione online della durata di circa due mesi, con lezioni di due ore l’una, concentrate durante il week-end (indicativamente da fine dicembre a fine febbraio, per partenze ai primi di marzo).
Il costo del programma dipende dall’organizzazione e il requisito fondamentale è la conoscenza della lingua inglese.
Allo studente “Delegate” viene affidato un paese da rappresentare diverso da quello di origine e deve difendere al meglio gli interessi del paese stesso su svariate tematiche. Oltre al paese, viene definita anche la commissione in cui si lavorerà a New York. Il lavoro preparatorio può essere svolto singolarmente o in coppia. A me e alla mia compagna (conosciuta online durante il corso) è stata affidata la Slovenia, nella commissione SOCHUM (Social, Cultural and Humanitarian), una delle più grandi commissioni dell’ONU, che si occupa di temi relativi a questioni sociali, umanitarie, diritti umani di tutte le persone nel mondo.
Nei giorni cosiddetti “di commissione”, il “Delegate” espone le sue idee con lo scopo di giungere a una risoluzione finale di un certo “topic”. Per arrivare ad essa, è necessario discutere e negoziare con gli altri rappresentanti e infine convincere i membri della commissione della bontà del proprio lavoro, affinché venga votato.
I topic alla base dello studio del mio gruppo sono stati due: l’accesso all’educazione per le popolazioni indigene e le discriminazioni subite dalle comunità LGBTQ+.
Davanti ad una platea tanto ampia, quanto varia dal punto di vista etnico, mi sono messa in gioco, argomentando il mio lavoro, tutto rigorosamente in lingua inglese.
Per questo motivo, è stata un’esperienza unica, non solo dal punto di vista formativo, ma anche personale. Dall’altra parte del mondo, in un paese diverso dal mio, con persone sconosciute, con le quali era possibile parlare solo in inglese (almeno durante le commissioni). La mia prima volta così lontano, fuori dall’Europa, senza i miei genitori…Come non definirla l’ESPERIENZA più bella della mia vita?
Amo viaggiare e l’America è sempre stato il mio sogno, fin da bambina. Mi piace visitare luoghi nuovi, conoscere nuove persone e questa “trasferta americana” mi ha permesso anche questo. Il soggiorno è durato 8 giorni e durante i giorni in cui non si svolgevano le commissioni, abbiamo visitato la città, divisi in piccoli gruppi; sono state giornate molto impegnative (a volte le commissioni terminavano anche alle 23:00), ma ricche di emozioni.
Consiglierei a chiunque questa esperienza… io personalmente la rifarei altre mille volte!
“Life begins at the end of your comfort zone”

Beatrice Intra 3BC

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